mercoledì 26 gennaio 2011

Il grido del gabbiano: "L'uomo dell'impianto"

"L'uomo dell'impianto" è uno dei capitoli che ritengo più spinoso e che alza i toni della polemica facendo riflettere su molti atteggiamenti che la medicina e talvolta anche la pedagogia hanno nei confronti delle persone con deficit sensoriali. In questo capitolo sua madre le spiega di un possibile "intervento miracoloso" che trasforma i sordi in udenti: l'impianto cocleare. Pur se propagandato come un rimedio altamente valido, non è altro che una macchina, un'ennesima forma di violenza nei riguardi dei bambini sordi. Non si fa altro che sottolineare i benifici di tale rimedio, omettendo la gravità delle conseguenze organiche e psicologiche che alcuni destinatari dell'impianto lamentano. Questo è un grande passaggio emblematico nel quale Emmanuelle si rivolge al metaforico signore dell'impianto: "Al solito, lei sventola la bandiera della scienza, del del progresso. Ma ignora l'essere umano sordo di cui parla. La sua psicologia, la sua cultura. Ignora il futuro del piccolo sordo che intende modificare."
"Siamo una minoranza di sordi profondi alla nascita. Con una cultura particolare, una lingua particolare. I medici, i ricercatori, tutti quelli che vogliono fare
 di noi degli udenti come gli altri mi mandano su tutte le furie. Trasformandoci in udenti significa annientare la nostra identità. Volere che tuttti i bambini, alla nascita, non siano più "sordi", significa voler un mondo perfetto...Perchè non accettare le imperfezioni degli altri? Tutti ne hanno."
Ella, attraverso le sue parole, ribadisce il fatto che l'aiuto è da riservarsi a coloro i quali hanno perso l'udito durante la vita, perchè essi sono consci del valore della loro perdita, ma bisogna rispettare i bambini nati sordi, garantendo loro la libertà di scegliere a quale dei due mondi appartenere.
La lingua dei segni ha una sua storia caratterizzata da lunghe battaglie combattute affinchè si affermasse e fosse riconosciuta.
Successivamente però in in Europa è stata denigrata alla stregua di un "linguaggio scimmiesco", mentre oltreoceano si è sviluppata ed ha preso forma grazie all'istituzione di scuole che ne hanno garantito la diffusione.
"Così i bambini sono stati costretti ad articolare dei suoni che non avevano mai udito e che mai avrebbe udito, facendo loro dei sottosviluppati. Medici, educatori, chiese, il mondo degli udenti si è coalizzato contro il mondo dei di noi sordi con una violenza incredibile. Soltanto la parola regna sovrana"

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