

"Siamo una minoranza di sordi profondi alla nascita. Con una cultura particolare, una lingua particolare. I medici, i ricercatori, tutti quelli che vogliono fare
di noi degli udenti come gli altri mi mandano su tutte le furie. Trasformandoci in udenti significa annientare la nostra identità. Volere che tuttti i bambini, alla nascita, non siano più "sordi", significa voler un mondo perfetto...Perchè non accettare le imperfezioni degli altri? Tutti ne hanno."
Ella, attraverso le sue parole, ribadisce il fatto che l'aiuto è da riservarsi a coloro i quali hanno perso l'udito durante la vita, perchè essi sono consci del valore della loro perdita, ma bisogna rispettare i bambini nati sordi, garantendo loro la libertà di scegliere a quale dei due mondi appartenere.La lingua dei segni ha una sua storia caratterizzata da lunghe battaglie combattute affinchè si affermasse e fosse riconosciuta.
Successivamente però in in Europa è stata denigrata alla stregua di un "linguaggio scimmiesco", mentre oltreoceano si è sviluppata ed ha preso forma grazie all'istituzione di scuole che ne hanno garantito la diffusione.
"Così i bambini sono stati costretti ad articolare dei suoni che non avevano mai udito e che mai avrebbe udito, facendo loro dei sottosviluppati. Medici, educatori, chiese, il mondo degli udenti si è coalizzato contro il mondo dei di noi sordi con una violenza incredibile. Soltanto la parola regna sovrana"
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