mercoledì 12 gennaio 2011

Curiosità sulla cultura dei sordi: Condivisione delle informazioni

Buona serata a tutti, nel post di questa sera vi parlerò della " Condivisione delle informazioni". Se una persona dovesse arrivare in ritardo ad una lezione universutaria, cosa farebbe entrando in aula? La maggior parte delle persone prenderebbe silenziosamente posto. E questo sarebbe considerato un comportamento educato. Durante una lezione di lingua dei segni invece, questo non sarebbe un comportamento molto appropriato. Oltre ad entare senza disturbare ci si aspetta dalla persona una breve spiegazione del perchè si è in ritardo. Potrebbe dire il più brevemente possibile "Mi dispiace per il ritado: ho perso l'autobus". Condividere le informazioni è una regola per la comunità sorda, sopratutto quando c'è un cambiamento nelle abitudini o nelle aspettative, una spiegazione è indispensabile .
I motivi per cui si è arrivati in ritardo non devono essere visti come delle scuse, ma piuttosto come un modo per parlare.
Perchè è così? Le persone sorde hanno formato una comunità con un ato grado di coesione e di mutuo sostegno. Come ci si può aspettare, questa comunità tende ad incoraggiare un maggior senso di familiarità. Questo è evidente dal tipo di informazioni condivise. Le persone sorde nelle conversazioni di ogni giorno condividono una vasta gamma di informazioni sulla loro vita quotidiana, parlando della famiglia, degli amici, di quello che hanno fatto, delle novità e degli eventi che riguardano la comunità.
E necessario imparare a condividere più informazioni su se stessi quando si parla con persone sorde, di quelle che abitualmente si condividerebbero con persone udenti che non siano amici stretti.
Questa potrebbe sembrare una piccola differenza tra la cultura sorda e quella udente, ma non è vero. Man mano che si acquisirà dimestichezza con la LIS, si inizierà ad apprezzare come il tenere gli altri informati inciderà in proporzione sulla profondità dei rapporti che si instaureranno con le persone sorde e la loro comunità.
Per esempio e bene dare informazioni:
  • Se si è in ritardo o si ha bisogno di andar via prima, è bene informare gli altri e dare una motivazione
  • Quando si stà per andar via da una situazione di gruppo e necessario fare in modo di farlo sapere agli altri, e non soltanto ad una persona sola ma al maggior numero di persone che si conoscono.
  • Se ci si assenta per poco tempo, è bene dire a qualcuno dove si sta andando e quando si tornerà.
Se ci si alza e si va via durante una conversazione informale, anche se non si è direttamente coinvolti , è probabile che venga chiesto a qualcuno del gruppo informazioni su quel determinato comportamento. Se si è avvisato precedentemente qualcuno del gruppo, verrà informato il gruppo stesso e la conversazione continuerà normalmente. In questo modo viene mantenuto il previsto livello di informazione condivisa.

1 commento:

  1. cara tiziana..
    ammetto che mi ha un pò sorpresa vedere che questo tipo di regole siano così codificate... che il "parlare" e condividere sia incentivato se non addirittura obbligatorio..
    però in fondo tante volte anche fra "udenti" si eviterebbero fraintendimenti fastidiosi se imparassimo e talvolta ci obbligassimo a condividere di più..

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