I motivi per cui si è arrivati in ritardo non devono essere visti come delle scuse, ma piuttosto come un modo per parlare.
Perchè è così? Le persone sorde hanno formato una comunità con un ato grado di coesione e di mutuo sostegno. Come ci si può aspettare, questa comunità tende ad incoraggiare un maggior senso di familiarità. Questo è evidente dal tipo di informazioni condivise. Le persone sorde nelle conversazioni di ogni giorno condividono una vasta gamma di informazioni sulla loro vita quotidiana, parlando della famiglia, degli amici, di quello che hanno fatto, delle novità e degli eventi che riguardano la comunità.
E necessario imparare a condividere più informazioni su se stessi quando si parla con persone sorde, di quelle che abitualmente si condividerebbero con persone udenti che non siano amici stretti.
Questa potrebbe sembrare una piccola differenza tra la cultura sorda e quella udente, ma non è vero. Man mano che si acquisirà dimestichezza con la LIS, si inizierà ad apprezzare come il tenere gli altri informati inciderà in proporzione sulla profondità dei rapporti che si instaureranno con le persone sorde e la loro comunità.
Per esempio e bene dare informazioni:
- Se si è in ritardo o si ha bisogno di andar via prima, è bene informare gli altri e dare una motivazione
- Quando si stà per andar via da una situazione di gruppo e necessario fare in modo di farlo sapere agli altri, e non soltanto ad una persona sola ma al maggior numero di persone che si conoscono.
- Se ci si assenta per poco tempo, è bene dire a qualcuno dove si sta andando e quando si tornerà.
cara tiziana..
RispondiEliminaammetto che mi ha un pò sorpresa vedere che questo tipo di regole siano così codificate... che il "parlare" e condividere sia incentivato se non addirittura obbligatorio..
però in fondo tante volte anche fra "udenti" si eviterebbero fraintendimenti fastidiosi se imparassimo e talvolta ci obbligassimo a condividere di più..